Famiglia Savini

Savini è una Famiglia che ha reso una passione, un lavoro.

Dal 1920 ad oggi, una Famiglia che lavora in armonia nel rispetto della natura e delle persone.
Una storia di coraggio, di carattere, che ha fatto divenire il marchio Savini Tartufi un riferimento importante per la qualità, nel mondo del tartufo.

Gli anni '20

Zelindo entrò giovane a lavorare nell’allora Tenuta di Villa Saletta, vicino Palaia, come operaio. Ben presto, col suo carattere deciso e sicuro , divenne un punto di riferimento per i Padroni e per il Fattore stesso. Questo gli valse la nomina di Guardia Caccia e, oltre a tenere sotto controllo le Riserve della Tenuta, fu incaricato di portare gli ospiti della famiglia Gambacastelli in giro per i boschi, a caccia. Nelle cene e nei pranzi imbanditi per gli ospiti non mancavano mai la cacciagione, l’olio e il vino dell’azienda ma nemmeno un altro frutto della terra: il Tartufo! Poco conosciuto ma non ai Signori delle regioni del Settentrione, Lombardia e Piemonte in particolare, che assaporando e vedendo con quale abbondanza il Tartufo Bianco fosse presente, trovarono in Zelindo un valido punto di riferimento. Iniziarono cosi a comprare da lui i tartufi che metteva insieme durante la settimana dagli altri tartufai. Sarebbe sembrato un semplice piacere ma in realtà quello non era altro che l’inizio della nostra Storia… La svolta si ebbe quando Zelindo con il primo ricavo, ottenuto dopo un lungo periodo di compra-vendita di Tartufo, decise di permettersi un regalo; sostituì la sua vecchia vespa con una BSA 1000, moto molto ricercata e ambita a quei tempi!

La moto di Zelindo

Ma la tanto sudata e aspirata motocicletta con la quale Zelindo si aggirava per la Tenuta di Villa Saletta non andava giù al Padrone che convocandolo nel proprio ufficio gli intimò di disfarsi immediatamente del mezzo che nemmeno lui poteva “permettersi”. Ed ecco quasi come “un cane da tartufi” fiutò la svolta e decise non solo di non vendere la moto ma anche di abbandonare il posto di lavoro e cominciare la vita da Tartufaio a tempo pieno!

Il bar del Montanelli

Comprò un negozio di generi alimentari con bar annesso in località Montanelli, paesino nel Comune di Palaia, vicino a Forcoli, punto di riferimento di Cacciatori e Tartufai. Era un piacevole luogo di ritrovo per le colazioni all’alba e le merende mattutine. In questo modo Zelindo entrò ancor di più nel mondo dei Tartufai, vivendoci a stretto contatto mattina e sera; per potersi ritirare nel retro bottega al momento opportuno per la compra-vendita di Tartufi, lontano da occhi indiscreti e curiosi. Il figlio mezzano, Luciano (allora giovane pasticcere e grande appassionato di cucina), naturalmente con la passione del Tartufo già ben salda nel DNA, quasi come un segno di riconoscimento per i Savini, insieme alla moglie Carla, si occupava del Bar.

Il figlio Luciano

Luciano, inoltre, seguiva ed aiutava Zelindo nelle visite ai Tartufai, nei viaggi per le trattative a mezza strada con i vari commercianti provenienti dal Piemonte e da Milano. Ben presto, Luciano, diventò il riferimento più importante per i ristoranti e le gastronomie locali.